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Un tappeto di palline di feltro per la mia casa

25 Gennaio 2018

Ho scoperto Sukhi per caso, curiosando su Instagram una sera come tante, qualche mese fa.
Ho notato in una foto questo tappeto di palline colorate, accostate in una bellissima palette di sfumature, e sono corsa a fare una ricerca per scoprirne di più.

Sukhi tappeto di palline fatto a mano

Mi è stato chiaro quasi subito che avevo scoperto una realtà speciale, innanzitutto perché se c’è una cosa a cui io non so proprio resistere sono le cose personalizzabili. E questi tappeti fatti a mano lo sono proprio in tutto: si possono scegliere la forma, la dimensione e l’accostamento delle tinte (ora ditemi se la cartella colori non è davvero stupenda!)

Cartella colori per tappeti di palline Sukhi
Una volta ricevuto l’ordine, il tappeto di palline viene realizzato in Nepal da un team di artigiane. Se anche voi siete curiosi di conoscere la storia degli oggetti che acquistate, adorerete trovare sul vostro tappeto il nome dell’artigiana che l’ha realizzato.
Sul sito di Sukhi è anche possibile vedere la sua foto e scoprire il suo indirizzo e-mail per mandarle un ringraziamento personalizzato. Non è fantastico?
Ma c’è un’altra cosa, e direi che è la più importante: i tappeti Sukhi sono acquistati direttamente dai produttori, ai quali viene garantito un trattamento equo e rispettoso. Nei laboratori di Kathmandu lavorano artigiane alle quali vengono offerte formazione professionale, flessibilità in modo da poter badare alla famiglia e una paga superiore alla media regionale.

 

 

Dopo questa lunga premessa, capirete bene la mia gioia quando poco prima di Natale ho scoperto che finalmente uno di questi fantastici tappeti di palline sarebbe stato mio!
Per la scelta della forma e dei colori non ho avuto dubbi. Rotondo, con palline bianche, grigie e azzurro avio come i dettagli che ho sparso per tutta la mia nuova casa: alcuni muri, le sedie, le decorazioni delle cementine usate per il rivestimento in cucina. Questi colori richiamano le tinte delle pareti e gli arredi, e mi piace molto il contrasto che queste tonalità fredde creano con il parquet in rovere.
Durante le vacanze, che abbiamo trascorso chiusi in casa per colpa di una brutta influenza, è stato una coccola per i miei (pochi e quindi ancor più preziosi) momenti di relax. Caldo e morbido, mi ha accolto insieme a libro e copertina seduta a gambe incrociate sul pavimento, con la schiena contro il calorifero bollente, proprio come piace a me.
Ma ovviamente l’idillio non poteva durare a lungo… come era prevedibile, il piccolo di casa ha notato immediatamente la novità e ha subito voluto mettere il mio tappeto di palline nella sua cameretta, dove in effetti, mi tocca ammetterlo, non sta per niente male.
E poi come dargli torto: è davvero un nido perfetto per giocare!
Quindi ora vi chiedo aiuto per risolvere il mio dubbio amletico… lo lascio nella sua cameretta o lo rimetto lì dove l’ho pensato fin dall’inizio, nel mio studio?
Post realizzato in collaborazione con Sukhi

 

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